Enrico Letta

Se Letta fosse stato uno statista, avrebbe cercato un accordo con Calenda — e — un accordo con Renzi (i due erano separati), anche se aveva ruggini evidenti con Renzi; e basta, visto che i partiti e partitelli di sinistra e il M5S non volevano la cosiddetta agenda Draghi.

Se fosse stato uno stronzo, avrebbe fatto solo l’accordo con Calenda per isolare Renzi, provare a tenerlo fuori dal Parlamento e prendersi la sua rivincita.

Invece, visto che è uno scarso convinto di essere furbo, ha prima promesso a Calenda che sarebbe stato l’unico sposo, e poi ha provato a imbarcare tutto l’imbarcabile: i Verdi, Fratoianni, la Bonino e pure l’atlantista di Pomigliano d’Arco, e il risultato finale è che Letta presto tornerà a Parigi — a insegnare strategia politica, immagino :))) e Renzi con un partitello del cazzo del 2% ha 15 parlamentari…

Altri dati sullo sharing

Ho trovato in giro una presentazione per la quotazione in borsa a New York di Marti (marti.tech), il leader in Turchia, dove hanno ben 46 mila trespoli, soprattutto monopattini, e un market share addirittura del 64%, cosa che non penso esista in nessun paese europeo.

Questi mezzi fanno, in media, 2,4 viaggi al giorno, nella loro stima per il 2022.

E questi viaggi durano, in media, diciamo 11 minuti (sono soprattutto monopattini).

Risultato: 2,4 viaggi (non 1 come dicevo io a Milano) per 11 minuti (non 14’24”), vuol dire che vengono usati in media per 1584 secondi al giorno, ovvero per l’1,83% del tempo. Se fossero usati 12 minuti in media, staremmo parlando di un utilizzo del 2% del tempo.

E questo, ricordiamolo, per il servizio nettamente leader di mercato in Turchia.

Io sono sicurissimo che a Milano diversi di questi servizi di sharing vengano usati per meno dell’1% del tempo, occupando spazio pubblico senza nessun buon motivo.

Quante volte?

È ben noto che le automobili private rimangono ferme il 95% del tempo.

Quanto tempo invece le auto, i motorini, le bici e i monopattini dello scèring?

Quanti sono i mezzi di questo tipo che occupano spazio pubblico in attesa di clienti che mi sembra che a Milano non ci siano? (per non parlare di quelli abbandonati alla peggio).

Non dovrebbe essere così difficile da calcolare. Numero totale di noleggi al giorno diviso per il numero totale di mezzi. Siamo sicuri che facciano almeno un noleggio al giorno? Facciamo finta di sì. Se questo noleggio durasse in media 15 minuti (14’24”, per essere precisi), questi mezzi rimarrebbero fermi il 99% del tempo. È verosimile?

C’è qualcuno che fa questi calcoli per ogni tipo di mezzo di ogni tipo di operatore, e che poi deciderà che certi mezzi o certi operatori stanno solo rompendo le balle?

Democrazia ?

So che alcuni di voi sono profondamente convinti che l’Italia sia una democrazia.

Mi spiace deludervi, ma non è così. In Inghilterra e negli Stati Uniti votano con la stessa legge elettorale da almeno un secolo, in Francia da almeno 60 anni e in Spagna da 40.

Hanno trovato la legge elettorale perfetta?

Non esiste una legge elettorale perfetta. Una legge elettorale è per definizione uno strumento imperfetto, una catena di trasmissione per tramutare voti in eletti per le istituzioni della democrazia rappresentativa.

Paesi diversi, sistemi di governo diversi, culture politiche diverse, e anche istituzioni diverse nello stesso paese possono far propendere per leggi elettorali diverse. In nessun paese, però, ne hanno mai avuta una chiamata Porcellum.

Negli ultimi 30 anni

Con quante leggi elettorali abbiamo votato negli ultimi 30 anni alle elezioni politiche?

Nel 1992 con il proporzionale, la legge elettorale del 1946 abrogata nel 1993; con il Mattarellum nel 1994, 1996 e 2001; con il Porcellum nel 2006, 2008 e 2013; mai con l’Italicum, promulgata nel 2015, illegittima e abrogata nel 2017; con il Rosatellum nel 2018.

Un paese senza regole del gioco condivise non può essere ritenuto una democrazia.

A questo giro, non hanno ancora vinto e già stanno parlando di presidenzialismo

Ci penserà la Silicon Valley

Uber ha perso oltre 30 miliardi di Dollari. I taxi-con-una-app (“ride sharing” fa più figo) perdono soldi ovunque nel mondo, in USA, Cina, sud-est asiatico etc.

Enjoy continua ad aumentare le tariffe. Car2go è stato fatto fuori da qualche genio del marketing. Il car sharing ha fallito. Ora tocca a biciclette e monopattini parcheggiati sempre fra le balle e che costano al minuto come un’auto del car sharing.

Continuiamo ad aspettare le auto a idrogeno promesse da Formigoni 15 anni fa, le auto elettriche (quante sono in Italia? Forse l’1% del parco auto?), le “auto che si guidano da sole” (che non arriveranno mai, e che sono il motivo per il quale Musk vuole Twitter, cioè per continuare a raccontare cazzate ai suoi azionisti e fanboy) e le auto volanti.

Intanto, abbiamo buttato via più di un decennio nella guerra a tutto campo che dobbiamo fare contro le automobili per riprenderci le città e mettere un freno al riscaldamento globale. Ma state tranquilli, va tutto bene, ci penserà la Silicon Valley! ; -)

Silicon Valley’s Lost Decade

What happened in Silicon Valley in the 2010s ?

Airbnb: founded in 2008, raised over $6 billion, managed to destroy entire areas of Amsterdam, Barcelona, Paris and Rome, among other cities, because rich tourists wanted to live like a local for a few days, and apparently failed to turn a profit…

Crypto: Silicon Valley’s favourite speculative asset and bullshit story was further improved by NFTs and their wet dreams of web3. In the meantime, in India they are working on real payments systems and are in talks about taking them to Australia and France.

Facebook: Zuck’s hot-or-not website turned into a juggernaut that resulted in the largest data abuse ever, violence against the Rohingya minority in Myanmar, Trump at the White House and Brexit. Not bad for a company that wanted to unite the world.

Google: they changed their name to Alphabet, dropped every pretence of not doing evil and stopped caring about the quality of their search results entirely. A crop of new search engines are emerging, including Brave, Kagi, Neeva, Qwant and Mojeek.

Scooters: Bird and Lime came from nowhere and raised $2 billion in an impressive play to save Americans from walking. A number of companies copied them in Europe, and cities were all too happy to let the market solve problems they are supposed to work on.

Tesla: in spite of cars and suburbia being America’s greatest failure of the XX Century, Tesla was hailed as the solution to the problem. Cars are a very hard addiction to kick, and it’s a lot easier to pretend that moving to EVs will solve our every problem.

Twitter: they helped spread democracy during the Arab Spring, in countries that are neither Arabic, nor have become democracies. On the other hand, they gave Trump a platform. If that were not bad enough, they are soon to be owned by Elon Musk.

Uber: bust taxis, create the illusion that cheaper and more luxurious rides were possible at the same time and traffic could be solved by magic by an app. $31 billion burned and a wasted decade in which nobody tried to solve our cities’ hard problems.

WeWork: only in Silicon Valley can a real estate company become a tech company — sure, that would be proptech, raise $22 billion, fail to turn a profit, go public etc. Another poster child of a decadent decade of hubris, groupthink and drinking the Kool-Aid.