Ho trovato in giro una presentazione per la quotazione in borsa a New York di Marti (marti.tech), il leader in Turchia, dove hanno ben 46 mila trespoli, soprattutto monopattini, e un market share addirittura del 64%, cosa che non penso esista in nessun paese europeo.
Questi mezzi fanno, in media, 2,4 viaggi al giorno, nella loro stima per il 2022.
E questi viaggi durano, in media, diciamo 11 minuti (sono soprattutto monopattini).
Risultato: 2,4 viaggi (non 1 come dicevo io a Milano) per 11 minuti (non 14’24”), vuol dire che vengono usati in media per 1584 secondi al giorno, ovvero per l’1,83% del tempo. Se fossero usati 12 minuti in media, staremmo parlando di un utilizzo del 2% del tempo.
E questo, ricordiamolo, per il servizio nettamente leader di mercato in Turchia.
Io sono sicurissimo che a Milano diversi di questi servizi di sharing vengano usati per meno dell’1% del tempo, occupando spazio pubblico senza nessun buon motivo.
Credo che la domanda da porsi sia: a quale mezzo vengono sottratti quei 12 minuti?
Nella propaganda ufficiale questi mezzi servono a coprire l’ “ultimo miglio” del trasporto pubblico. Ergo, lascio la macchina a casa perché i 15 minuti a piedi dalla fermata della metro al lavoro in monopattino mi diventano 4.
Se così fosse (a Milano? non so), l’operazione avrebbe un senso.
In Turchia, dando sempre per buono quanto ci raccontano quelli di Marti, il 31% dei tragitti sono (sarebbero? Come fanno a calcolarlo?) per tratte di tipo primo/ultimo miglio.
https://www.dotcoma.it/wp-content/uploads/2022/09/ultimo-miglio.png
Ora, non so se il 31% è tanto o poco, ma in ogni caso se questi veicoli sono fermi il 98% del tempo, secondo me abbiamo un problema…
La domanda da farsi è “a chi giova?”. Ricordo di aver parlato (per un lavoro non partito) con un provider di ricariche per auto che, a porte chiuse, disse candidamente che il business fosse quello di ottenere le concessioni comunali, i parcheggi, le aree di sosta dive piazzare i charger … mi ricorda un po’ il periodo delle frequenze televisive negli anni 80… chi se le prese spesso furtivamente, poi si era conquistato un tesoro da rivendere ai telefonici.
Quindi insieme al diritto di mollare i loro trespoli per strada ottengono anche un diritto di collocare dei charger che verranno usati, oltre che per monopattini, bici e motorini, anche per le auto elettriche? Non è un business in cui investirei, però mai dire mai.