Sui Social Media

Letto in un commento su Marca:

Lo felices que éramos cuando no existían las redes sociales. La degeneración de los comportamientos humanos en su máximo esplendor. Gente que vive aparentando vidas que no tienen. Gente insultando desde el anonimato sabiéndose impunes. Gente que pretende enseñar cosas que no saben o conocen. La verdad es que antes se vivía de otra manera, y a mi parecer todo ésto nos ha hecho retroceder como sociedad. Hay cosas realmente más importantes que ésto y los jóvenes en su mayoría no se dan cuenta.

50 milioni di iscritti

Forse ero stato un filo ottimista.

Forse alla gggente interessa ancora condividere e leggere cazzate sui sosciàl, il Grande Fratello diffuso regalatoci da quella straordinaria invenzione chiamata Internet.

Threads, il nuovo Twitter di Instagram, pare abbia fatto 50 milioni di iscritti in 24 ore.

Gente che non ha dormito pur di essere fra i primi a fare incetta di follower.

100 milioni di iscritti

Passano altri tre giorni, la curva si appiattisce ma arriviamo a 100 milioni di iscritti.

Mi chiedo: ma che cazzo avrà da dire di così importante tutta questa gente?

La morte dei social media

I blog sono morti a long, long time ago, e finalmente sono morti anche i social media!

Negli ultimi 30 mesi il nerd con le ciabatte di plastica da DDR ha preso un romanzo distopico per un manuale di istruzioni, buttato nel cesso un miliardo di dollari al mese, ribattezzato la sua azienda ma… si è dimenticato di disegnare le gambette al suo avatar!

Twitter è stata comprata da un folle al cui confronto Trump è un placido agnellino.

Reddit dopo vent’anni senza profitti ha deciso che era il momento di quotarsi in Borsa per non si sa quanti fantastiliardi e ha iniziato una guerra assurda con i propri utenti e con i moderatori (non pagati). Gioite! La fine dei tempi, o almeno dei social media, è vicina!