Ci penserà la Silicon Valley

Uber ha perso oltre 30 miliardi di Dollari. I taxi-con-una-app (“ride sharing” fa più figo) perdono soldi ovunque nel mondo, in USA, Cina, sud-est asiatico etc.

Enjoy continua ad aumentare le tariffe. Car2go è stato fatto fuori da qualche genio del marketing. Il car sharing ha fallito. Ora tocca a biciclette e monopattini parcheggiati sempre fra le balle e che costano al minuto come un’auto del car sharing.

Continuiamo ad aspettare le auto a idrogeno promesse da Formigoni 15 anni fa, le auto elettriche (quante sono in Italia? Forse l’1% del parco auto?), le “auto che si guidano da sole” (che non arriveranno mai, e che sono il motivo per il quale Musk vuole Twitter, cioè per continuare a raccontare cazzate ai suoi azionisti e fanboy) e le auto volanti.

Intanto, abbiamo buttato via più di un decennio nella guerra a tutto campo che dobbiamo fare contro le automobili per riprenderci le città e mettere un freno al riscaldamento globale. Ma state tranquilli, va tutto bene, ci penserà la Silicon Valley! ; -)

4 Responses

  1. Daniele 25 August, 2022 / 17:03

    Severo ma giusto.

      • Daniele 26 August, 2022 / 12:45

        Letto. Ti chiedo una cosa: perché Uber ha fallito? Che sia forse l’automobile il primo concorrente dell’automobile? Mi spiego: è indiscutibile che Uber non è una soluzione assoluta, non può sostituire il pubblico, ma c’è la farmacia per una urgenza, il teatro alle 10, la pizza con gli amici… l’auto di proprietà regala comfort e certezza, ad un prezzo altissimo, ma lo fa. Ti parla uno che non ha la patente, che vive sui mezzi pubblici e la bicicletta, ma che quando visita città come Lisbona soffre, perché la comodità di prendere un Uber (non sempre, ma in certe circostanze il viaggio privato from A to B è priceless) è la cosa che più rimpiango del nostro paese, figuriamoci in un paesino come Trento, dove per chiamare il taxi devi sperare di avere ancora il biglietto da visita che ti avevano lasciato qualche anno prima…

  2. Massimo 26 August, 2022 / 15:40

    Ciao Daniele,

    per quello che ne so, il mondo dei taxi è fatto di piccoli indipendenti che magari guadagnano anche discretamente, ma le cooperative che li gestiscono sono piccole società, spesso in uno scantinato o poco più, con tecnologia radiotaxi anni ’70, pochi dipendenti etc.

    Uber ha migliaia di dipendenti, in molti uffici (a Londra, Parigi e Amsterdam, erano centinaia di persone in ogni ufficio, da quello che so), stipendi alti, costi di marketing non indifferenti e… vendeva corse in auto più nuove e belle dei taxi a… prezzi più bassi.

    Da quello che so, perdevano soldi su ogni corsa, e non avevano un piano su come cambiare rotta. Forse aspettavano anche loro l’arrivo delle mitiche “auto che si guidano da sole”. E’ dagli anni ’60 che ci raccontano che un giorno arriveranno…

    Google ha smesso di crederci; Uber ha pagato una società terza perché si portasse via la propria divisione delle “auto che si guidano da sole”. Gli unici che ancora raccontano sta balla sono quelli di Tesla, ma prima o poi anche loro dovranno arrendersi…

    P.S.
    A Lisbona, comunque, Uber c’è, o almeno così dicono sul loro sito.

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