I mezzi funzionano

I mezzi funzionano, a Milano. E con metà delle auto in giro, funzionerebbero ancora meglio. Oggi Tram 5, M1 fino al capolinea a sud-ovest a Bisceglie, Bus 433 fino a casa di un amico. Poi biglietto da 2.50 comprato con la App di ATM, Bus 78 fino a Lampugnano, M1 fino a Rho Fiera. Ritorno col Passante col biglietto acquistato con la App di Trenord.

Poi torno in Città Studi, e faccio fatica a camminare sui marciapiedi, pieni di auto parcheggiate ovunque. Molte pure “legalmente”, che la giunta Pisapia ha creato più parcheggi sui marciapiedi in Città Studi che in 20 anni di governo della destra.

Per non parlare del fatto che siamo a 17 giorni di fila con lo smog oltre i limiti.

O del fatto che il 25 gennaio 2010, al 13° giorno consecutivo oltre i limiti, Maurizio Baruffi, Pierfrancesco Majorino e Pierfrancesco Maran – oggi rispettivamente capo di gabinetto del sindaco, assessore e candidato sindaco e assessore alla mobilità e ambiente – occuparono con le mascherine i banchi della giunta per protestare, mentre adesso non fanno nulla se non esattamente quello che faceva la Moratti contro lo smog: la danza della pioggia.

Tre considerazioni:

1. Sarebbe ora di imporre alle aziende del trasporto pubblico non solo gli Open Data per i percorsi e gli orari dei mezzi pubblici, ma anche delle API per la vendita dei biglietti, in modo che possano essere comprati anche su altre App, e non solo su quelle ufficiali.

2. Sarebbe ora di imporre un ticket di 10 Euro a chiunque voglia entrare in città da fuori.

3. Sarebbe ora di mettere all’asta la possibilità di parcheggiare sotto casa nella propria zona a bordo strada, con una base d’asta di 100 Euro al mese — altro che gratis! I primi 350 mila milanesi che si aggiudicano il posto, bene. Gli altri 350 mila devono vendere l’auto o trovarsi un garage privato. Altrimenti, la prima volta che vengono pescati a parcheggiare dove non hanno diritto di parcheggiare, 200 Euro di multa; la seconda 500 Euro; la terza volta il Comune sequestra l’auto, la vende e con quei soldi pianta nuovi alberi.

Perché avete veramente strarotto il cazzo, voi e le vostre auto di merda.

Ripeto:

I mezzi pubblici funzionano. ATM e Trenord hanno fatto un lavoro egregio per Expo, e i mezzi funzionano abbastanza bene anche in città, e funzionerebbero ancora meglio con metà — e ancora meglio con un quarto — delle auto in giro. E’ la politica che latita.

Peggio ancora: si riempie la bocca delle meraviglie delle bici elettriche o del car sharing, che sarebbero ottime iniziative in una città che fosse una città e non invece un parcheggio a cielo aperto di automobili come Milano era con la Moratti ed è tuttora con Pisapia.

E tutta la letteratura in materia indica che non c’è nessuna carota, che sia nuove metro, prezzi bassi o anche mezzi gratis, bike sharing, car sharing o altro, che funziona contro le auto. Serve il bastone: bisogna rendere le auto scomode, costose e poco pratiche.

Le auto, in una città come Milano, devono diventare l’eccezione e non la regola. Il mezzo che usiamo se siamo ricchi sfondati e snob; o se abbiamo attrezzature pesanti per lavoro; una zia anziana da accompagnare da qualche parte; o di notte o per una tratta in periferia.

Oggi. Non domani, fra un mese, quando è finita la M5, no quando è finita la M4. Cioè, mai.