Ei fu un uomo che cambiò la televisione, il calcio, e la politica.
Sicuramente un uomo intelligente e molto empatico.
Uno che capì gli italiani fin troppo bene, e che ne esaltò i difetti.
Se sono dispiaciuto io per la sua dipartita, che ormai era un nonno simpatico che diceva un po’ di cazzate e un po’ di verità che non si possono più dire, in questo mondo oppresso dall’orrendo politicamente corretto, figuriamoci quanto sono dispiaciuti i suoi sostenitori.
Però poi leggi su Il Giornale, in uno dei 50 o più articoli che hanno dedicato alla morte del fratello del padrone, che è stato…
…un uomo che ha dedicato la propria vita agli altri
E pensi: Oh, cazzo! E’ morto di nuovo Gino Strada?
1%
Quante sono le firme che hanno ricordato le piccole e grandi magagne di B?
Travaglio, Barbacetto, Montanari, Caracciolo… Quanti altri?
Arriviamo all’1% dei professori universitari che non giurarono fedeltà al fascismo?
Le magagne
E sì che le magagne non sono poche, né di poco conto…
– è stato condannato in via definitiva per frode fiscale…
– ha riempito il Parlamento dei suoi avvocati per far scrivere e approvare non si sa neppure quante leggi ad personam…
– ha corrotto o almeno esercitato enormi pressioni su magistrati, deputati e senatori…
– ha avuto uno stalliere più che chiacchierato, diciamo così…
– ha detto che Eluana Englaro era viva perché “ancora in grado di concepire”…
– ha fatto votare a metà Parlamento che pensavano in buona fede che Ruby fosse davvero la nipotina di Mubarak…
– non ha realizzato praticamente nulla del suo famoso programma liberale…
– si è schierato dalla parte del suo amico Putin nell’invasione dell’Ucraina…
Niente di nuovo
Però adesso che è morto sembra un santo e il più grande statista del secolo.
L’Italia è un paese di puttane — e no, non mi riferisco a quelle delle cene eleganti.
Mi attendo una disamina altrettanto oggettiva ed imparziale quando moriranno Prodi e D’Alema.
Facciamolo subito.
D’Alema: Per quel poco che ne so — non era certo del livello di B. — ne penso tutto il male possibile, come penso tutto il male possibile di quell’altro con cui bisticciava, quello de Roma che aveva promesso che se ne sarebbe andato in Africa.
Prodi: Una ben strana figura, uno che prima ha fatto carriera a gestire aziende di stato che al culmine della follia facevano anche i panettoni di stato, e poi ha deciso di smantellare tutto, compresa Telecom Italia per taroccare i conti e poter entrare nell’Euro. Euro che, come tutte le cose, ha sia lati positivi, sia lati negativi. Sicuramente ha tutelato le fortune messe da parte da chi stava bene, ma sicuramente ha contribuito a rendere ancora più asfittica l’economia italiana, chiudendo una ulteriore porta, quella legata alla svalutazione della lira, a tanti altri che provavano a “farsi da soli”.