Basta piste ciclabili

Sì, lo so, è improbabile che ne vengano fatte, col sindaco della lista Petrolio-che-ride.
Piuttosto, parcheggi urbani – per incentivare il traffico automobilistico che non è sufficientemente sviluppato, a Milano – e nuove metropolitane – che sempre appalti sono, e poi possiamo nascondere sotto terra la feccia che non ha i soldi per l’automobile, la benzina, i parcheggi etc.
La città sopra terra, come noto, va liberata da pedoni, biciclette e mezzi pubblici e consegnata in via definitiva alle automobili, ai parcheggi e ai grattacieli. Solo allora Milano potrà dirsi veramente una grande città. Europea, come amavano dire i suoi bravi amministratori socialisti…
Eccole, allora, le meravigliose metropolitane 4 e 5 che avremo nel secolo prossimo o quasi e per dei costi preventivati (che ovviamente triplicheranno come minimo) di soli 1700 milioni di Euro (sì, 1,7 miliardi di euro) e 430 milioni di Euro (per ben 5 km di linea 5).
E fino ad allora? Fino ad allora nulla, che domande! E quando sarà allora? Nel 2015, dicono. A me viene da ridere. E con quei soldi, quanti autobus avremmo potuto comprare OGGI per liberare la città dalle auto e riconsegnarla – tutta, non delle piste – ai pedoni e ai ciclisti?

13 Responses

  1. Gm 19 September, 2007 / 12:27

    E cosa dire dell’Albertina che per risolvere i problemi del traffico ha chiesto e ottenuto i poteri speciali per costruire box sotteranei quando pure i bambini sanno che i box attirano traffico…
    E del progetto in zona fiera dove arriveranno 3 grattacieli e un parco grande come una scoreggia?

  2. Nando 19 September, 2007 / 14:52

    @tutta, non delle _piste_
    Bravo Massimo, 4 parole sante. Che mi piacerebbe sentir dire anche, che so, da Legambiente, o dalla FIAB, o magari dagli amministratori della mia città – la seconda in Italia per km di piste ciclabili per abitante, wow! – che tra funerali ed eredità di famosi tenori, festival dell’unità, della filosofia e dell’uva non si sono accorti che questa è la settimana europea per la mobilità sostenibile :-)))

  3. Massimo Moruzzi 19 September, 2007 / 16:59

    @Marco: secondo me prima bisogna svuotare delle strade dalle auto – ad esempio quelle dove passano i tram, che anche chi prende i mezzi pubblici farebbe volentieri a meno di respirarsi la merda emessa dalle auto…
    @Nando: vuoi mettere, coordinare i funerali in chiesa di Pavarotti, separato, ma famoso…

  4. b.georg 20 September, 2007 / 09:46

    Purtroppo, l’unico modo per abbattere il traffico di auto a Milano città è vietarlo (poi si può discutere come o dove). Autobus, bici, metro o riscio non sono strumenti dissuasivi validi, ma alternative una volta che hai vietato l’auto privata.
    Anche un provvedimento del genere, tuttavia, sarebbe del tutto inefficace contro l’inquinamento. Come pensare di ripulire il mare adriatico limitandosi a togliere le cartacce nella spiaggia di Viserbella. Ci si scorda che dire Milano, dal punto di vista della mobilità, significa parlare di un territorio che va da piazza del duomo fino a Como a nord e fino a PIacenza a sud. Hai voglia a fartelo in bici o con l’autobus. Costruire alternative qui significa potenziare la mobilità su rotaia, cioè i treni ma soprattutto – posto che le ferrovie hanno oramai raggiunto quasi la saturazione su queste tratte e nuovi tronchi hanno costi stellari – metropolitane (pesanti e leggere, di scavo e di superficie) che dalla città arrivino il più lontano possibile, almeno in Brianza a nord e a Lodi a sud.
    Per questo trovo stupefacente la polemica contro le metropolitane. Se uno abita in centro a Milano e il suo problema è andare da un parte all’altra dei Bastioni, posso capire la retorica della bicicletta. Ma già se stai a Rogoredo e devi andare in viale Zara, la metropolitana è una benedizione. Figuriamoci se stai fuori Milano e a Milano lavori (il che costituisce come è noto la maggior parte del problema)

  5. Massimo Moruzzi 20 September, 2007 / 10:21

    sono d’accordo sulle auto da vietare. del tutto nella cerchia del 29-30, con ticket costoso in quella della 90-91 etc.
    sono d’accordo sul treno per chi arriva da como. meglio se non un treno che ci mette 1 ora a fare 50 km scarsi.
    ma per chi viene da 20 km da Milano no. invece di pensare alle soluzioni del 2050, facciamo qualcosa OGGI.
    e se le FS non si svegliano, chi viene da como magari potrebbe andare in bus (con un sistema flessibile, che si mette in piedi in fretta e si cambia in fretta) a prendere il bus di chi abita a 20 km da milano.
    da rogoredo in viale zara ormai c’è la gialla, quindi bene. ma per distanze simili un sistema serio di autobus o filobus belli e comodi (mica come ora) lo si mette in piedi in una frazione del tempo e a una frazione del costo e costa meno mantenerlo e fa viaggiare le persone SOPRA la terra e manda dei messaggi chiari:
    -facciamo qualcosa SUBITO
    -facciamo le cose per tentativi, cercando di imparare dagli errori (che è più difficile cambiare un tunnel del metro che una linea di bus…)
    -facciamo qualcosa di flessibile, che costa poco, che serva non solo ai costruttori, ma alle persone.
    -facciamo viaggiare i pedoni, le bici e i bus SOPRA (e al limite le auto sotto!)

  6. Massimo Moruzzi 20 September, 2007 / 10:39

    io penso davvero che la cosa più importante sia il messaggio che si deve dare: o si riesce – non solo con mezzi puliti, comodi, puntuali, non sovraffollati, con l’aria condizionata etc. (tutte cose che ora non sono) ma anche con un’attenzione esagerata ai dettagli, al “prodotto” e allo stile di vita che stai vendendo – a far capire che è MEGLIO (oltre che meno costoso) andare in giro coi mezzi pubblici, oppure non c’è speranza.
    O ci si riprende la città e i mezzi stessi, sui quali a certe ore del giorno e su certe linee non vedi che non-italiani, oppure – linea 5 nel 2015 o nel 2025 oppure mai – ogni anno sarà peggio…

  7. b.georg 20 September, 2007 / 14:52

    massimo, scusa, io abito da qualche anno a 20 km da milano, a nord, e ti posso assicurare che l’ipotesi dei bus è irrealistica.
    “Facciamo subito qualcosa” è bello se serve.
    Un serio ticket di ingresso limiterebbe il traffico pendolare – cioè il vero problema – di non più del 20-30%. Non significativo per aumentare la velocità dei mezzi di superficie, ma sufficiente a far andare in tilt la rete ferroviaria attuale. Oggi in treno per quei 20 km ci metti mezz’ora, dato che ovviamente fa tutte le fermate (più mezz’ora di spostamento in metropolitana se hai la fortuna di lavorare vicino a una linea), ma: i treni sono già iperaffollati con corse negli orari di punta ogni 10 minuti e non reggerebbero altro pubblico. Considera che le vie d’accesso alla città (almeno da nord) sono un maxi-ingorgo permanente, le auto vanno a passo d’uomo da prima di Seregno; col ticket diventerebbero un ingorgo di classe semplice. Morale: treni in tilt, strade ancora affollate, e tu sul tuo bel bus ci metteresti un’ora emezzo (+ la solita mezz’ora di metropolitana, vuol dire che per essere al lavoro in centro dovresti svegliarti alle… 5,30?). A meno di non costruire nuove strade, certo. O nuove ferrovie – costosissime. Oppure, più saggio, metrò leggeri di superficie che partono da 20 km dalla città – ci vogliono due-tre anni per farli – e arrivano ai capolinea di linee cittadine sotterranee (se proprio non si vogliono allungare quelle verso l’esterno) che ti portano rapidamente in tutti i settori principali della città.
    Quanto ai bus e alle bici: scusa di nuovo, non dico che non serva aumentarli, ci mancherebbe, ma mi pare che ragioni come se milano fosse mantova. Forse tu non hai idea di quanto ci vuole a fare rogoredo-zara in autobus, o Baggio-Greco. Posto che è impossibile vietare l’uso dell’auto al confine comunale, che il ticket è un mero palliativo (di nuovo: riduzione di non più del 30%, nessuna riduzione per spostamenti interni), anche limitando realisticamente il traffico si tratta di una distanza che difficilmente potresti percorrere in meno di un’ora. Quando in metrò ci metti 20 minuti.
    Io non sono un costruttore, però a me il metrò serve. Non avessimo perso 15 anni ora avremmo 6 linee e una struttura pronta per limitazioni del traffico non demagogiche.

  8. morbin 20 September, 2007 / 20:42

    “lista Petrolio-che-ride”
    stupendo!

  9. b.georg 21 September, 2007 / 18:31

    sì, interessante.
    per curiosità, quante auto per famiglia hanno a curitiba? e a milano?
    in ogni caso, giusto perché non si creda che a milano ci siano solo due linee di autobus e una di tram:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Trasporti_a_Milano

  10. Massimo Moruzzi 22 September, 2007 / 15:33

    no, aspetta. non ti seguo.
    è più facile fare un sistema efficiente 40 anni fa in un paese (allora) del terzo mondo che “in una città ‘Europea’ come Milano” ?
    io tutte quelle carcasse abbandonate per strada, sui marciapiedi e (sic) ai giardinetti (SÌ) le vedo come “capitale inutilizzato”.
    quanto capitale immobile – e immobili anche quando sono accese, e girano a 20 km/h – c’è in giro a milano? quanti miliardi?
    e non siamo in grado di farne nulla?
    e poi, curitiba è la città del brasile con più auto – anche perchè è forse la città più ricca del brasile. ma le usano poco.
    e chissà, forse le usano poco anche perchè il sistema di mezzi pubblici funziona. magari non fa utili – risultato ottenuto diminuendo le corse, tralasciando la manutenzione e licenziando persone proprio mentre aumentavano il biglietto da 1500 lire a 1 euro, i grandi ‘manager’ – ma rende un servizio super alla città.

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