E’ difficile farsi un’idea di qualcosa che non capisci a fondo, o che magari capisci proprio poco. Al tempo stesso, a volte non capire bene le cose ti permette di vederle meglio, o almeno da una certa distanza. L’idea che mi sono fatto della Grecia è di un Paese in cui, come in tanti altri, compresa ovviamente l’Italia, i politici hanno speso per anni, per mantenere una impossibile e fittizia pace sociale o per farsi votare oppure proprio rubato più di quanto incassavano con le tasse. Non tutti i Paesi hanno fatto così, questo è vero.
Poi però è successo qualcosa di assurdo: questo Paese con una economia debole e una corruzione alta è entrato nell’Euro, e gli incauti prestatori, che in questo caso sono banche soprattutto francesi e tedesche (ma anche olandesi, inglesi e italiane) che compravano titoli di Stato greci hanno deciso di allargare ulteriormente il cordone della borsa, che tanto il debito greco ormai era sicuro e garantito perché la Grecia era entrata nell’Euro, e comprato, i geni, titoli di Stato greci agli stessi tassi di interesse di quelli tedeschi.
Nessuno, questo è vero, ha obbligato i politici greci a prendere questi soldi. E parimenti probabilmente sono stati ben pochi i cittadini greci a lamentarsi del fatto che, per un po’ di anni, le condizioni di vita fossero migliorate senza che nessuno capisse bene perché. Non ho esperienza personale, ma in molti dicono che è la stessa sensazione che si ha i primi tempi quando si iniziano ad assumere droghe. E penso sia questo il paragone giusto: nel momento in cui la Grecia non serviva più, hanno tagliato male la roba e l’hanno fatta fuori.
Troppo facile dare la colpa solo a chi compra droga: chi la vende, cioè le banche francesi e tedesche in primis, ha altrettante responsabilità. Sia per il fatto di aver concesso troppi crediti comprando debito greco, sia per aver deciso di rivolere indietro l’ombrello che avevano prestato alla Grecia esattamente nel momento in cui ha iniziato a piovere.
Spacciatori di debito senza rischi, perché sono riusciti a scaricare le perdite che sarebbero derivate dai loro assurdi investimenti privati sull’Unione Europea, e convinto i cittadini di Germania, Francia o Olanda che è tutta colpa dei greci fannulloni (al limite, colpa dei greci che si sono lasciati comprare da politici ladri e incapaci, come in Italia).
E spacciatori di debito senza nessunissima etica, che invece di cercare di investire i propri soldi in maniera etica, hanno usato il tossicodipendente fino a quando serviva, e quando non serviva più o li metteva a rischio, hanno deciso ti tagliare male la roba e di portarlo a una overdose pianificata. Questa è la crisi greca: una overdose criminale pianificata.
Francia, Germania, Olanda, UK e Italia sono i protettori degli spacciatori, che sono le banche private (ma private solo quando c’è da fare utili) di questi Paesi.
Chissà perché quando si parla di questi meccanismi, i “fulminati dalla moneta” non compaiono…
Il problema non è la moneta, o sono le banche.
Sono certi ben chiari fenomeni patologici (ladreschi e predatori), con cui si corrompono i politici, e si “droga” la gente di finto (e temporaneo) benessere; che poi il risultato si chiami “debito”, è solo una conseguenza, e la medesima qualunque sia la modalità con cui si ruba.
Quindi era meglio lasciar fallire la Grecia r non dare nessun aiuto. Giá 5 anni fa. O comunque adesso. Giusto?
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L’unica soluzione è cacciare i ladri dal tempio.
Le altre sono pippe finanziario-metafisiche.
Marco, vedo che continui a non capire un cazzo. Dai un’occhiata all’header del mio profilo. Più pro-Grecia di così, la vedo dura.
il problema sono i soldi dati troppo allegramente per decenni, e ancora peggio dopo l’entrata nell’Euro, e che sono arrivati al culmine con le Olimpiadi di Atene.
Quanto ai soldi “dati 5 anni fa”, sono soldi pubblici con cui si sono salvate banche private. Nei Paesi non deficienti, fra cui invece ci siamo noi, la Francia, UK, Germania o USA, le cose non le fanno così.
Beh era una domanda. Tu reputi che i (nostri) soldi dati alla Grecia siano stati dati alle banche e non alla Grecia. Le banche sono privati e operano secondo regole. Se vuoi si puó parlare di quelle, ma non credo si possano ricondurre a queste i problemi della Grecia. Il tuo punto è “il prestito europeo è servito a salvare le banche”. In contrapposizione all’idea che sia servito al Paese (grecia). Quindi non andava fatto? Oppure stai semplificando un po’ troppo?
In Svezia in seguito alla bolla del real estate del 1992, lo Stato ha comprato per spiccioli quote di alcune banche che erano particolarmente esposte e vicine al fallimento. Le ha obbligate a riempire il cda di proprie persone (capaci, non “con tessera di partito, auto blu e mezzo milione di stipendio anche se non sanno fare un cazzo), ha aspettato che la fase peggiore passasse, e poi ha rivenduto le quote guadagnando soldi.
Svezia: https://en.wikipedia.org/wiki/Swedish_banking_rescue
Noi invece pariamo il culo a banche di merda che hanno comprato titoli di stato greci agli stessi tassi di interesse di quelli tedeschi. Ti chiedo: a te sarebbe mai venuto in mente di fare una roba così?
Più o meno quello che sta facendo la UE con la Grecia? Ristrutturare il debito a fronte di impegni e riforme che rimettano in ordine l’economia greca?
Dici davvero che la UE sta comportandosi come la Svezia con le banche svedesi? Ma scherzi?
si potrebbe dire questo….con la creazione del debito pubblico, si arricchiscono: le banche, gli enti finanziatori , i politici, le imprese che invece di competere sui mercati si aggiudicano appalti a prezzi gonfiati , si spargono un po’ di briciole al volgo in termini di posti di lavoro temporanei e inutili e facilità di accesso al credito….quando si arriva al punto di rottura e naufraga tutto, si lavora di austerity con tagli allo stato sociale, alle pensioni e agli stipendi….fila?
Ripeto, se per te gli interventi EU servono solo “a salvare le banche” allora non andavano/vanno fatti…
o andavano fatti “alla svedesi”, comprandosi per spiccioli quote delle banche coglione tedesche, francesi, italiane etc che erano esposte in Grecia per poi rivendere le stesse quote dopo 3 o 5 anni facendo utili, oppure non andavano fatte, lasciando fallire dette banche.
Lo Stato avrebbe dovuto comportarsi da strozzino nei confronti delle banche, non nei confronti dei tutto sommato non colpevoli cittadini greci.
il caso svedese spiegato da quei comunisti del NY Times. http://www.nytimes.com/2008/09/23/business/worldbusiness/23krona.html
“Lo stato” o meglio l’insieme di vari stati, ha dato i soldi alla Grecia, peró non “alle banche”. Qui i soggetti sono diversi. Fa un po’ fatica a tenere la logica…
Marco, Paolo, fra gli altri, ti ha mi sembra girato un link in cui si dice che se non sbaglio il 77% di quei soldi sono andati a banche. Poi se invece vuoi credere che siano andati in viaggi alle Seychelles per i greci poveri, bon, io non posso farci molto.
Sì, ovviamente lo stato avrà saldato i debiti scaduti e così è riuscito ad andare avanti altri mesi. Ma non mi pare che questo sia salvare le banche, quanto salvare la Grecia.
Le banche possono aver fatto pressione sugli stati per un intervento pubblico? Possibile e probabile: sai la novità. Lo scopri solo ora?
In che modo poi questa cosa cambia la natura dei fatti, cioè la Grecia è un Paese in bancarotta per le sue spese fuori controllo? L’agonia stata prolungata di qualche anno coi prestiti delle banche e la Grecia sarebbe dovuta andare in default ne 2009? E allora? Chissà poi cosa avresti detto delle “banche tedesche” se si fossero rifiutate di prestare soldi alla Grecia, come auspichi ora… :)
Marco, non ci sono “banche tedesche che stanno prestando soldi alla Grecia dal 2009 a oggi”. Dal 2009 a oggi le banche private, tedesche, francesi, italiane etc, stanno solo cercando di farsi RIDARE i soldi dalla Grecia. I soldi che vanno alla Grecia, ma in verità ALLE BANCHE, sono soldi pubblici (europei) con cui si coprono gli investimenti passati del cazzo delle banche (private).
Sì scusa, prima del 2009. Ho scritto male nella fretta. Non cambia. 2001-4 Vs 2009. (“La Grecia sarebbe dovuta andare in default nel 2009” intendevo senza far partire i finanziamenti pubblici). Non contano gli anni, la sequenza è: perdita – banche private – prestito pubblico.
Scusa ma sei sei indebitato e continui perdere soldi e trovi un creditore usi quei soldi per pagare i debiti scaduti e prendere tempo. Cosa vuoi che ne faccia di quei soldi la grecia? Si tiene a galla e fa le riforme. Che non sta facendo. Possibile che il problema siano le banche e non uno stato in bancarotta fraudolenta? Non capisci che se le banche non avesser “approfittato della grecia” ammesso e non concesso e non avessero fatto i prestiti la Grecia sarebbe fallita cmq perché perde soldi come un colabrodo?
E che la colpa della situazione greca NON origina dai prestiti delle banche ma dalla sua mala-amministrazione?
Ha un piccolo avanzo ogni anno, gli ultimi anni.
i soldi di prima del 2009 erano soldi di quando le bnche francesi e tedesche investivano col culo, prendendo interessi sui titoli del debito greco uguali a quelli che prendevano sul debito tedesco. Una roba da imbecilli. Oppure da gente che sapeva che tanto non avrebbero pagato loro per queste cazzate, ma qualcun altro.
Le banche private che hanno foraggiato la Grecia fino alle olimpiadi sono come gli spacciatori. Che, se non mi sbaglio, sono considerati peggio dei drogati, che sono solo dei poveretti, mentre gli spacciatori sono dei criminali. E poi, come ogni “buon” spacciatore fa, quanto il tossico non riesce più a pagarli, gli danno una dose tagliata male e lo ammazzano. Funziona così.
Ciao Massimo, ti leggo spesso e condivido spesso quello che scrivi e quindi forse anche per questo non ho quasi mai commentato (perchè va così, vero? Si commenta solo quello che non si condivide altrimenti sarebbe un elenco di “bene! bravo! bis!”).
Lungi da me difendere le banche che negli ultimi anni hanno davvero fatto cose turpi come acquisti sbagliati (MPS con la strapagata Antonveneta: si vocifera che dietro l’acquisto ci fosse la mazzetta più grande della storia…), investimenti sbagliati (banche cosiddette “di sistema” che acquistavano quote di aziende decotte tipo Telecom e poi dovevano svalutare di continuo e tappare le perdite) e prestiti decisamente sbagliati (quanti miliardi hanno prestato le banche a Ligresti, Zaleski & co?? Quelli sì che sono “assurdi investimenti”!); ma dire che le banche tedesche, francesi o italiane stessero speculando quando acquistavano debito di stato greco mi pare davvero assurdo! Ricordiamoci che la Grecia fino al 2009 falsificava i bilanci! Quindi per quanto era dato sapere il loro debito era perfettamente sostenibile (il rapporto debito/PIL era miglore di quello italiano, per dire). I tassi di interesse erano allineati con il Bund tedesco? Beh, ma questa era una delle conseguenze della moneta unica.
Quindi capisco se avessero investito in titoli di stato del Venezuela, del Burundi o del Pakistan ma dire che acquistare debito di uno stato dell’UE fosse un investimento assurdo, no, non sono affatto d’accordo.
Quello secondo me era l’unico caso in cui gli stati hanno fatto bene a salvare le banche: se fossi stato “capo del mondo” 5 anni fa io avrei salvato le banche, imposto loro di non acquistare più debito greco per 25 anni e lasciato la Grecia al proprio destino (default dentro o fuori dall’euro ma SENZA aiuti).
My 2 cents ;)
Ciao Adriano,
capisco il tuo punto. E cosa molto brutta taroccare i bilanci. Però io, che di economia capisco poco, quando avevo visto numeri che dicevano che il PIL pro-capite greco era ormai l’85% di quello italiano qualche dubbio l’ho avuto… Loro no?
Beh, però non puoi nemmeno chiudere i rubinetti del credito solo perchè ti basi su “supposizioni” e non ti fidi di uno Stato; se banche e fondi esteri avessero fatto lo stesso con l’Italia (e in parte nel 2011 l’hanno fatto) cosa avremmo detto? Avremmo gridato al complotto. E dire che ci sarebbe da dubitare fortemente anche dell’affidabilità dell’Italia (chi ci dice che anche noi non abbiamo truccato i conti? Non ci dicono nemmeno come funzionano i derivati sul debito…).
Non sono d’accordo con la tesi delle banche “brutte e cattive” a prescindere.
Rimanendo nella metafora “spacciatori/drogati” è vero che se non ci fosse uno non ci sarebbe nemmeno l’altro ma è sempre la domanda che crea l’offerta: nessuno è andato con la pistola alla tempia della Grecia a dirgli “INDEBITATEVI!”.
Ognuno è artefice del proprio destino.