Ma tutta sta gente di sinistra

Ma tutta sta gente di sinistra che è pro-gay allo spasimo – a parole, che poi il loro partito non fa mai nulla di concreto. O che è pro-immigrati, e ovviamente pro-rom. Tutte cause non economiche. Io mi chiedo: ma invece una parolina sui giovani senza lavoro, o sui ricercatori che devono andarsene, o sulle partite iva spremute e a cui non viene riconosciuto nessun diritto proprio mai? Anni fa ho sentito uno di questi sinistrorsi di Milano dire che i parchi pubblici vanno tenuti bene perché gli immigrati il weekend non hanno altro posto dove andare. Il che mi va anche bene. Penso, però: la classe operaia, invece, tutta a Santa Margherita Ligure per il weekendino? Forse (forse?) non è un caso se gli operai del nord per 20 anni hanno votato Lega. O se tanti piccoli imprenditori o commercianti o partite iva votavano Forza Italia e magari oggi votano M5S. E, ovviamente, vengono chiamati fascisti, sfascisti, rozzi, razzisti etc. Che è più semplice insultare che capire. E’ più facile avere un libro solo che spiega tutto che cercare di indagare i cambiamenti. Non è che, fra pensioni – metà dei loro elettori sono in pensione – e a furia di occupare i “posti” pubblici o para-pubblici questi “di sinistra” ormai hanno trovato il modo di stare abbastanza bene tutti? Ai danni, ovviamente, di piccoli imprenditori e partite iva spremuti, di commericanti lasciati in balia della grande distribuzione etc. Insomma, la globalizzazione e il mercato per gli altri, che noi ci teniamo il culetto al riparo nel pubblico. E, peggio ancora, a danno dei servizi, cioè dello scopo vero (non distribuire stipendi) per il quale dovrebbe esistere la spesa pubblica. Sarei curioso di sapere che percentuale della spesa pubblica di una città come Milano va in stipendi (per gente che magari non si sa bene cosa fa o dovrebbe fare) e che percentuale in opere pubbliche (che non si vedono da decenni), e come sono invece queste percentuali a Barcellona, o a Valencia, o a Madrid.